lunedì 12 novembre 2012

TOKYO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN ITALIANO

Quest'oggi mi sono presa una pausa e ho riscoperto Tokyo attraverso gli occhi di un connazionale che vive in questa città da anni e che ne è profondamanente innamorato, consapevole dei suoi pregi e dei suoi difetti e che non tornerebbe mai indietro. Mai avrei pensato che una persona in gamba e brillante, potendo scegliere, decidesse di vivere qui a Tokyo invece della bellissima Italia. Ma oggi mi ha voluto portare nella grande stazione di Tokyo, una piccola città sommersa, piena di negozi, ristoranti, linee metropolitane, un via vai di persone, un baillame di uomini e donne che si districavano in spazi ristretti e immensi nello stesso tempo, in cerca di cibo, regali, libri, riposo, spazi per lavorare, incontrare, e anche riposarsi. In poche centinaia di metri, un parco enorme, una bella piazza (la cui facciata è stata inaugurata solo il 3 ottobre di quest'anno) spazi da vivere e decine di linee metropolitane e ferroviarie per raggiungere in poche decine di minuti, posti lontani decine di chilometri. Per ore abbiamo aspettato che la luce affievolisse e il buio facesse da cornice alle migliaia di luci che si accendevano nei grattacieli intorno alla piazza. Un tocco "romantico" su una città caotica e assordante che per qualche minuto mi ha fatto dimenticare la nostalgia delle colline pulite e silenzione dell'Emilia.

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